Piccole, allungate, con la buccia sottile, le olive taggiasche si fanno riconoscere fra le altre olive
Forse avrai già sentito parlare delle olive taggiasche soprattutto da grandi Chef di fama internazionale oppure avrai sentito parlare delle sue caratteristiche.
Beh si l oliva taggiasca, inserita tra le 545 cultivar del registro delle varietà cultivar italiane, si distingue fra le altre olive per la sua forma ovale allungata, un po' più grossa alla base, e una superficie liscia; la polpa è consistente e si mantiene soda nel tempo. L'oliva taggiasca è unica anche per i suoi colori: tendenzialmente scura, presenta sfumature che variano dal verde al violaceo, fino ad arrivare al marrone intenso. Ma soprattutto si distingue per il suo sapore dolce ed equilibrato, con un lieve sentore amarognolo.
Tipica del Ponente Ligure da Ventimiglia ad Albenga, compreso tutto il prezioso entroterra, da quota zero sul livello del mare a quota 700m s.l.m.
Il paesaggio nell'entroterra si riconosce per i terrazzamenti delimitati da muretti a secco (comunemente chiamate fasce) dove viene coltivata l'oliva taggiasca, tra sentieri sterrati.
Un pò di storia:
Le origini della coltura dell’ olivo nell’estremo Ponente ligure sono preromane e risalgono alle tecniche introdotte dai greci di Marsiglia a partire dal 590 a. C. che consistevano nell’innesto di olivo domestico sugli olivi selvatici spontanei della macchia mediterranea.
Successivamente così chiamata perché arrivò a Taggia, qui portata, selezionata e diffusa dai monaci benedettini bianchi di San Colombano, provenienti dall'isola monastero di Lerino in accordo con i monaci della stessa regola dell'abbazia di San Dalmazzo di Pedona tenutari del feudo taggiasco e dell'imperiese; in seguito venne diffusa anche nel savonese grazie ai monaci dell'abbazia di San Martino dell'Isola Gallinara di Albenga.
Le olive taggiasche sono ottime da consumare come stuzzichino, aperitivo, accompagnamento a pane e formaggi. Ma si prestano anche alle preparazioni culinarie, moltissime delle quali appartengono alla tradizione ligure: il coniglio alla ligure, il brandacujun – piatto a base di baccalà e patate che vi abbiamo spiegato meglio in questo articolo, la sardenaira e la Pissalandrea, due varianti di una pizza-focaccia rossa (di cui vi abbiamo parlato qui). In generale, avendo una bassa acidità l’oliva taggiasca si accompagna benissimo a tutti i piatti umidi, al pesce, ma anche a condire la pasta o dei crostini, magari in versione patè
Quindi ora che aspetti...vai nel negozio e fatti arrivare a casa la genuinità dell'olio del Nonno extravergine cultivar taggiasca 100% oppure del patè di olive 100% taggiasche oppure delle olive in salamoia 100% taggiasche.
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